Borsa di ricerca

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Ciao a tutt*,di seguito trovate la descrizione del progetto di cui tanto abbiamo parlato, che nasce da un mio desiderio, condiviso prima con gli amici più intimi, focalizzato e sviluppato da mia sorella poi.Di seguito trovate la descrizione del progetto che, come potrete vedere, centra in pieno la personalità e il pensiero di Claudio. Il nostro obiettivo è quello di raccogliere una cifra congrua, che permetta lo sviluppo e la ricerca di questo tema. Fatima ci ha dato la disponibilità di seguire e sviluppare personalmente il progetto, e questo ci garantisce che il lavoro sarà fatto rispettando il desiderio, il pensiero e i sentimenti di tutti noi.Come già sapete, la raccolta fondi è pubblica e trasparente: tutti potete sapere l'importo raccolto e, alla chiusura della raccolta, l'importo sarà girato direttamente dalla piattaforma all'Università. Per qualsiasi dubbio e/o informazione, non esitate a contattarmi.Grazie a tutt*,Massimiliano FarinaRaccolta fondi per la creazione di una borsa di studio in memoria di Claudio Casale.Congiunzioni. Famiglie elettive e reti di cura inclusive e plurali (a cura della Dott.ssa Fatima Farina)
 La pluralizzazione delle forme famigliari che caratterizza la società contemporanea, si presenta nelle pratiche sociali in una varietà di forme che ancora oggi non vengono recepite dalle politiche pubbliche, senza dunque permetterne la formalizzazione e il riconoscimento.Di fatto le pratiche divergono dalle politiche, questo anche per una rilevante lacuna della ricerca e dunque della reale conoscenza sulla realtà delle famiglie al di là della loro forma istituzionale. Una lacuna che rappresenta una sfida importante non solo per la conoscenza in sé, ma anche per l’elaborazione di politiche adeguate e indirizzate a soggetti che intessono relazioni affettive, di mutuo soccorso, di accudimento, di cura. Esplorare la rete elettiva delle persone al di là dei vincoli di sangue, diviene oggi sempre più rilevante considerando almeno i seguenti fattori:rischi di esclusione dei soggetti non riconosciuti dalle politiche e dalle norme: in questo caso il tema è quello dei marcatori delle differenze (primariamente di genere, sesso, orientamento sessuale, ma anche di etnia, orientamento religioso, estrazione socio economica et…) con cui sempre più ci si confronta nei percorsi esistenziali per un processo di progressivo e fattuale ampliamento delle opzioni di vita, che non necessariamente vanno a corrispondere con le opportunità di fatto accessibili;frammentazione dei percorsi di vita e accorciamento delle reti parentali: l’ampliamento delle traiettorie esperienziali, così come di quelle territoriali vede da tempo sollecitate le reti di cura parentali formali (a fronte di una strutturale mancanza di servizi, peraltro concentrati su poche aree, come l’infanzia e le famiglie tradizionali) causa di una crescente vulnerabilità dei soggetti in termini esistenziali e di partecipazione sociale ad ampio spettro;crescente bisogno di cura: l’invecchiamento della popolazione, l’isolamento e altri fattori che caratterizzano l’organizzazione sociale contemporanea, portano all’evidenza un incremento del bisogno di cura da parte dei soggetti a fronte di una incapacità di risposta ad esso; l’esperienza pandemica in corso, infatti, rivela chiaramente come il bisogno di cura rimanga insoddisfatto quando è gestito lontano dalle esigenze concrete dei soggetti.La questione dei congiunti (declinata univocamente al maschile singolare), emersa nella gestione pandemica, è di per sé rivelatrice di un affanno della politica a orientare la bussola dell’intervento verso persone i cui legami sono presunti da quelli di sangue (non ovunque ma soprattutto nel nostro paese). Di qui l’esigenza di approfondire la questione del fare famiglia al di là dei riconoscimenti formali.Il progetto dunque mira a realizzare una ricognizione approfondita, con studi di caso, condotti sul campo, su reti elettive amicali, affettive, stabili e di mutuo soccorso tali da porsi come punto di riferimento stabile per i soggetti coinvolti, sia in termini di coinvolgimento, che di impegno e mutuo aiuto. La ricerca dovrà ricostruire le modalità di costruzione e mantenimento delle reti, il numero e il tipo di soggetti coinvolti (con/senza figli, per stato coniugale, orientamento sessuale, etnia, estrazione sociale, residenza etc..), il tipo di pratiche messe in atto, le regole anche informali che si stabiliscono, i riti e gli scopi.L’obiettivo finale di questo progetto è quello di far emergere l’area dell’elettività delle relazioni che acquisisce una sempre più significativa centralità, laddove la famiglia tradizionale, per così dire, è attraversata, tra l’altro, da sollecitazioni multiple che la rendono sempre più instabile. A fronte di una strutturale vulnerabilità dell’umano è chiaro che orientare lo sguardo verso le reti di cura plurali esistenti e possibili, è quanto mai urgente.